mercoledì 23 agosto 2017

(Ravenna, 22 maggio 1902 – Fregene, 24 agosto 1943)

A carmine senise, capo della polizia, badoglio scrive che 'muti è sempre una minaccia: il successo è solo possibile con un meticoloso lavoro di preparazione' e aggiunge 'v. e. mi ha perfettamente compreso'. non è difficile intendere come si legga l'invito a eliminare la medaglia d'oro, il soldato più decorato, già segretario, pur se per breve tempo, del partito fascista. lo sporco affare, il tradimento dell'8 settembre, ha anche questo a premessa. s'inventa un complotto contro il sovrano, il nuovo governo, complici fascisti e tedeschi. saranno i carabinieri a eseguire l'ordine nella pineta di fregene con il classico colpo alla nuca... la 'nuova' italia genera mostri. la vicenda muti avrà i suoi imitatori negli anni tragici del terrorismo. giancarlo esposti docet. non sarà il solo. e nulla conta se muti era estraneo ad ogni - di fatto inesistente - complotto, anzi oramai da soldato era fuori dalla politica...

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Adlocutio romana (arco di Costantino)

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