lunedì 17 ottobre 2016

✒ I comunisti? da mo che erano morti.

Ma Dario Fo era un repubblichino, un comunista, o che so, soltanto un coglione? Basta sentirlo parlare in grammelot per capirlo. E il figliuolo? A me il figlio sembra una donnina di settanta settantacinque anni, sensibile e stupidotta, magrina e piccolina quelle con le calze marroni spesse mezzo centimetro e il cappellino elegante ma incarnata nel corpo di un uomo alto e barbuto con la frangetta da universitario, una di quelle che vanno ogni domenica a portare i fiori sulla tomba del marito all'ombra del quale hanno visssuto una vita ed ora che ci ha lasciati sono annientate, quando vai a casa del figlio di Fo ti offre il te' con i pasticcini in una casa che odora di naftalina. Vi prego osservatelo attentamente in questo video ma fino alla fine...roba che io i funerali pubblici non li ho mai capiti proprio perche e' l'unico momento in cui si vorrebbe stare per i cazzi propri invece di dare spettacolo della propria sofferenza. http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/10/14/dario-fo-la-rabbia-e-la-commozione-del-figlio-jacopo-vaffanculo-mio-padre-non-ha-mai-chinato-la-testa/567534/
Sempre per focalizare e fisare l'idea: di comunista sti malcacati personaggi dell'italietta moderna hanno solo le bandiere con la falce e martello nelle mani. A quelli dei centri sociali i comunisti li metterebbero al confino. Ai comunisti non importava nulla dei profughi, degli zingari, degli omosessuali, dei diritti dell'amore. Non son cose che possano mai avere interessato ai comunisti queste maniaco complusive difese di ogni minoranza sulla terra. Borghesi che fino al secolo scorso arricciavano il naso davanti allo zingaro oggi lo considerano un fratello, infami che ieri sputavano sui profughi italiani oggi si risvegliano con lo spirito dell' 'accoglienza", preti laici da vomitare. Preti laici ma piu acidi e spocchiosi di quelli cristiani. Spesso e volentieri aggressivi e violenti nelle parole e nelle azioni deliranti ma questo non proibisce loro di andare in giro a stabilire chi e' e chi no "fomentatore d'odio" (termine da loro coniato) ne tantomeno udite udite di condannarlo! E chi decide cosa si puo odiare e cosa no? Questi paperini altro non sono che i discendenti piuttosto "imborghesiti" dei partigiani, che pure loro non furono mai comunisti se non nelle loro stesse definizioni di se. I partigiani erano cio che oggi gli americani chiamano in Siria in Libia o in Iraq "i ribelli", loro alleati ieri come oggi. Fo e il degno figlio come la degna moglie che esultarono alla morte di un neofascista, i condannatori dei fomentatori d'odio, discendono dunque da gente che nemmeno allora era comunista. Figuriamoci dunque. E non solo portano avanti sub-culture ipocrite e borghesi che sono del tutto estranee al comunismo, ma persino sui valori dei comunisti questi ci pisciano se e' vero come lo e' che il comunismo si prefigge la lotta al capitalismo, solo per dire una. Sono insignificanti.
Questi animali da salotto con tappeto nella casa di campagna sono i primi spalleggiatori del capitalismo occidentale, sono coloro che discendono dagli alleati degli americani, sono i filo americani del boom economico si sono i "capelloni" tornati nel salotto di papa', sono i servi sciocchi nel caso dei votanti (criminali nel caso dei votati) delle moderne politiche del nuovo schiavismo capitalista, sono quelli che festeggiano la liberazione d'Italia e lo fanno bruciando le bandiere dei liberatori. Sono solo dei pazzi, dei personaggi malati, girotondisti contro Berlusconi che si danno alla macchia una volta nelle mani di Monti. Come tutte le sinistre europee il sintomo di una civilta' marcia e in decadimento c'e' dunque da stupirsi che benedicano anche un decadimento razziale e culturale? O che scendano in piazza a tirar sassi perche "vogliono piu migranti"? Si dicono loro stessi comunisti cosi come i forcaioli di destra o i mascherati di Predappio si dicono fascisti ma di comunista hanno solamente un certo internazionalismo e odio per la loro patria, che poi in realta' l'internazionalismo marxista riguardava la lotta dei lavoratori del mondo uniti contro i padroni e non era certo un: facciamo entrare tutti gli immigrati in Europa per farli lavorare a cottimo dai caporali. Dunque ho detto una cazzata non hanno nemmeno l'internazionalismo comunista ma solo un certo odio per la loro patria. Pero' cantano oh partigiano portami via ai funerali. Che dire? Auguriamoci che vengano accontentati.
Pertanto bisognerebbe ricordarsi sempre che rappresentano il primo nemico d'Italia ma che combattendo loro non si sta combatendo contro dei comunisti, che non e' una lotta tra fascisti e comunisti sono solo loro i primi a raccontare questa fandonia da sempre, ma che si sta combattendo contro una fascia della popolazione inferma e malata, il pus di questi nostri tempi. Non si tratta di anticomunismo lasciatelo dire a Berlusconi "i comunisti" e focalizzate meglio il nemico, che comunista non e' di sicuro. E' dunque viscido e difficile da definire ma di certo sappiamo che e' un nemico subdolo e infame. Dalla loro hanno il numero, ma non hanno intelligenza. Dalla nostra abbiamo il valore, la lucentezza dei valori, la forza degli spiriti, la determinazione delle idee che escono dal cuore e che non poggiano solo su dogmi di maniera. Se l'occidente e' in decadimento noi non ne siamo certo l'espressione, noi apparteniamo al passato e vogliamo appartenere al futuro, e non per "pvogvessismo" bensi per Tradizione.
Andres Mazio Molise\
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